Sono nata con un’indole estremamente disordinata, ma due anni fa mio marito (ormai esasperato, immagino) mi ha regalato “Il magico potere del riordino” di Marie Kondo. Libro che ho letto e che ho ignorato per un bel po’, finché non sono stata pronta per smontare tutta la casa e riordinarla da cima a fondo.
Perché bisogna essere pronti per affrontare un percorso di riordino. Riordinare tutta la casa, i cassetti e gli armadi, vuol dire anche spazzare via ciò che c’è di troppo nella nostra vita e molto spesso anche ciò che ci impedisce di trovare la serenità. Lo so che può sembrare un discorso davvero strano e probabilmente un po’ “da matta”, ma mi sono resa conto che più mettevo in ordine la casa e più mi sentivo leggera anche dentro.
Il corpo è un contenitore e può essere pieno di cianfrusaglie e ciarpame, esattamente come i nostri armadi. Iniziando a ripulire l’esterno arriveremo – piano piano – a ripulire anche l’interno.
È un processo molto lungo, ma possiamo iniziare dalle cose semplici:
Il riordino della dispensa: i barattoli di vetro per la cucina
La scelta dei barattoli
Per scelta ho deciso di acquistare solo barattoli di vetro con un preciso obiettivo: quello di cercare di diminuire la quantità di plastica in casa. Ovviamente ho dei barattoli di plastica e non ho intenzione di sostituirli per il momento, ma non ne acquisterò di nuovi.
Ho scelto quelli in vetro di Ikea con il coperchio salva aroma con le guarnizioni in gomma perché li trovo molto carini e sono anche economici. Segnalo che le guarnizioni devono essere sempre pulite per funzionare correttamente, io le sostituirò completamente una volta all’anno.
La disposizione del barattoli
Marie Kondo spinge per una disposizione sempre verticale degli oggetti, quindi l’ideale sarebbe quello di disporre i barattoli in un grande cassettone e mettere le etichette sul coperchio. Ma ovviamente dipende dallo spazio che avete in casa, se non avete cassettoni abbastanza grandi, amen, non è che possiamo cambiare casa per seguire Marie Kondo, no? :) In questa foto potete capire meglio cosa si intende per disposizione verticale. Io trovo sia molto pratica, no?
Marie Kondo stessa, però, posta delle foto sul suo Instagram che non lasciano dubbi: possiamo tranquillamente disporre i barattoli anche nella credenza o negli armadi come più ci aggrada, l’importante è che siano disposti in ordine e con un po’ di senso logico. Dovranno essere tutti a vista in modo che siano facilmente ricercabili e non ci siano sprechi di cibo. Non so voi, ma quando ho iniziato a riordinare la cucina ho trovato cose scadute anche da un paio di anni… ecco, questo non deve più capitare.
Riordino dispensa – foto di Marie Kondo
Le etichette
Io ho comprato quantità industriali di etichette a effetto lavagna. Trovo che siano carine e molto semplici da utilizzare. Si staccano anche facilmente senza lasciare colla sul barattolo.
Ovviamente su Pinterest è pieno di idee pazzesche per stampare etichette personalizzate con scritte strepitose, ecc… ma ecco, così mi sembra eccessivamente sbattimento. Vi pare che compro la farina e devo mettermi al computer per stampare l’etichetta? No, ecco, per me è troppo, ma se voi vi sentite di farlo, avete tutta la mia più grande stima!
Vi lascio questo esempio per farvi venire voglia di provarci:
I pennarelli
I primi giorni ho utilizzato i pennarelli lavabili apposta per le etichette a effetto lavagna. Diciamo che non sono stata molto soddisfatta perché tendono a sbiadirsi e, in caso di mani bagnate, sbavano il colore sulle etichette. Quindi ho deciso di acquistare un Uni Posca a punta fine bianco, quello che ho usato per i miei barattoli (la prima foto). Ovviamente le etichette così non si potranno lavare, ma io non credo che cambierò disposizioni per molto tempo quindi non mi sto preoccupando della sostituzione delle etichette.
La date di scadenza e i tempi di cottura
Scrivere le date di scadenza e i tempi di cottura sopra all’etichetta è decisamente antiestetico quindi ho deciso di prendere delle etichette più piccole e appiccicarle sotto al barattolo, così so che sotto c’è scritto tutto quello che devo sapere. Qualcuno su Instagram mi ha detto che ritagliava le etichette e le inseriva all’interno del barattolo, ma no, è antiestetico e, secondo me, anche antiigienico, non trovate?
Le farfalline
Se le farfalline del cibo vi hanno fatto visita una volta, non lo dimenticherete mai più e farete qualunque cosa per non farle ritornare. Utilizzare i barattoli è certamente la scelta più sensata. Si possono formare comunque le farfalline, per carità, ma non possono certo infilarsi negli altri barattoli, quindi, nel caso, butterete solo il contenuto di un barattolo, non tutto il resto della dispensa (come purtroppo a me è successo!).
Che dite, vi ho convito a mettere mano alla vostra dispensa? :)