La prima volta che ho sentito parlare di fermentazione realmente applicabile in cucina ero a Expo a Milano, quindi era il 2015. Il padiglione che stavo visitando era quello della Corea in cui c’era un interessantissimo racconto sulle tecniche di fermentazione e conservazione del cibo. Mi era sembrato geniale, forse non di immediata comprensione, ma nemmeno così complesso. Ho assaggiato il kimchi, il cavolo fermentato coreano, e l’ho amato! Da quel momento sono diventata curiosa e ho cercato di sperimentare, nel mio piccolo, anche a casa, ma ho sempre avuto dei dubbi tipo siamo proprio sicuri che non ucciderò nessuno con i miei esperimenti di cibi fermentati?
Per fortuna a chiarirmi le idee ci ha pensato Yakult con l’evento “Cibo in Fermento” al Museo di Scienza e Tecnologia di Milano. E spero, magari, di chiarirne qualcuno anche a voi.
FERMENTAZIONE – LA STORIA
La fermantazione è un’antica tecnica, nata per conservare gli alimenti senza l’utilizzo di elettricità. Zone diverse del mondo si sono concentrate su fermentazioni differenti, in base a quello che c’era a disposizione. Io conosco meglio la fermentazione coreana e giapponese, ma si è diffusa anche nel resto dell’Asia, in tutta l’Africa e in alcune zone dell’Europa. Il Giappone ha applicato la fermentazione anche ad alimenti non tradizionali, come il latte, che anche oggi non fa parte dell’alimentazione giapponese tradizionale.
I FERMENTI LATTICI
I fermenti, invece, sono microorganismi, batteri, che selezionano dei nutrienti di un alimento (toh, lo zucchero, per esempio :)), se ne nutrono e danno origine a qualcosa di differente. Facilmente possiamo capire come faccia il latte a trasformarsi in yogurt. Ma non è l’unico alimento fermentato che conosciamo, pensiamo al miso, al kimchi e al tempeh. Oppure anche alla pasta madre che utilizziamo per fare il pane o ai formaggi erborinati, per fare esempi ancora più semplici. I fermenti, quindi, pre-digeriscono l’alimento di partenza e lo rendono più digeribile anche per noi.
PERCHÈ I PROBIOTICI SONO UTILI
I fermenti lattici spesso non riescono a raggiungere l’intestino quando sono ancora vivi, quindi quando giungono a destinazione hanno perso le proprie proprietà benefiche. I probiotici, invece, hanno la caratteristica di raggiungere l’intestino quando sono ancora vivi, riuscendo così a proteggere la flora batterica. Per questo motivo sarebbe bene assumere probiotici al mattino, prima della colazione, momento in cui il corpo assimila meglio i principi attivi.
YAKULT
I fermenti sono un bene per il nostro organismo e potrebbe essere una buona abitudine assumerne con costanza quotidianamente. Yakult è una bevanda fermentata (adatto però anche agli intolleranti al lattosio) che consigliano di assumere al mattino a digiuno. È un probotico costituito dai Lactobacillus casei Shirota, che il fott. Shirota scoprì in Giappone.
Post in collaborazione con Yakult