L’osmiza (scritto anche osmizza o osmica) è una sorta di “agriturismo”, tipico della provincia di Trieste, decisamente particolare. È infatti aperto solo qualche giorno all’anno, per cui non non è possibile prenotare quando si vuole, ma solo in quelle poche occasioni in cui è prevista l’apertura.
Perché questa particolarità? Per prima cosa perché sono case e cantine private, quindi non aperte al pubblico per la maggior parte del tempo. Il nome nasce dalla tradizione, quando ai piccoli produttori e contadini veniva concesso di vendere i propri prodotti all’interno delle loro abitazioni solo per otto giorni all’anno: osem in sloveno significa appunto “otto”, da cui l’origine del nome osmiza.
All’interno dell’osmiza è possibile degustare e comprare tutto quello che viene prodotto in loco: dai salumi ai formaggi, fino al vino, passando per pane e pasta. Ogni osmiza ha caratteristiche diverse e produzioni proprie.
Grazie al concorso ITS Contest, di cui vi parlerò presto, ho avuto la fortuna di pranzare nell’osmica Zidarich, una tenuta immersa nei vigneti del carso triestino.
La particolarità di questa cantina è quella di essere scavata nella roccia, con una profondità di venti metri, che si sviluppa su cinque piani, di cui quattro sottoterra. È sicuramente qualcosa di unico. Il soffitto ha le volte in pietra, ci sono aree per la degustazione, per la conservazione del prodotto e per la lavorazione. Il livello più alto, invece, gode di una splendida vista sulle vigne circostanti.
Impossibile non citare anche i vini di questa azienda agrigola. Zidarich, infatti, produce dell’ottimo vino, riconosciuto in Italia e all’estero. Il più famoso è il Vitovska, un bianco tipico delle zone del carso, fruttato, sapido, ma rinfrescante. Davvero perfetto per gli ultimi scampoli di estate.
Per info: www.zidarich.it